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La storia

Appena varcato il cancello di Borgo del Ponte, casa vacanze toscana a Massa, si respira un’atmosfera ottocentesca entrando nell’ampio orto-giardino di agrumi ed alberi da frutto di varietà antica. Un grande cipresso domina il luogo, domesticamente bello; vi spira un’aria di buon tempo antico, tra molti limoni aranci e fiori.

L’insieme ha lo stesso aspetto di oltre cent’anni fa, con gli stessi tavolini e sedili di marmo tra le aiuole. In uno di questi tavolini era solito sedere il poeta Giovanni Pascoli che frequentava la cantina e la trattoria (gestita dalla famiglia Milani dal 1840 al 1940), per pranzare e soprattutto gustare il rinomato vino Candia dei Colli Apuani.

Pascoli ha ricordato l’osteria della pergola nella poesia “Mezzogiorno” ma altri poeti, anch’essi un po’ rivoluzionari come Viani e Ceccardo Roccatagliata Ceccardi la frequentavano; era stata anche un luogo di ritrovo degli iscritti alla Giovane Italia e quasi sicuramente aveva visto il transito di Giuseppe Mazzini (al Borgo del Ponte è ancora particolarmente forte la tradizione repubblicana).

In precedenza, fino al 1840 circa, il complesso, quasi certamente seicentesco, era di proprietà dell’Ordine Religioso dei Chierici Regolari di San Paolo, più noti come Barnabiti, come testimoniato oltre che dal Catasto Storico del 1821 dall’edicola marmorea recentemente restaurata con le immagini di Maria, di San Carlo Borromeo protettore della Congregazione e di San Paolo. Si racconta anche che avesse ospitato il Cardinale Mazarino in viaggio per Roma (in effetti siamo proprio sul percorso della via Francigena, come ricorda il detto un po’ datato: “Chi va al Ponte e non si inciampa va diritto fino in Francia”).

Mezzogiorno

L’osteria della pergola è in faccende:
piena è di grida, di brusìo, di sordi
tonfi; il camin fumante a tratti splende.

Sulla soglia, tra il nembo degli odori
pingui, un mendico brontola: Altri tordi
c’era una volta, e altri cacciatori.

Dice, e il cor s’è beato. Mezzogiorno
dal villaggio a rintocchi lenti squilla;
e dai remoti campanili intorno
un’ondata di riso empie la villa.

Da Myricae, G. Pascoli