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Massa e dintorni

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Massa

Ciò che rende unica e particolarmente accogliente la Città di Massa è senza ombra di dubbio l’incantevole configurazione del territorio e il microclima che ne consegue.
Il territorio di Massa è infatti racchiuso a nord-est dalla catena delle Alpi Apuane, mentre a sud-ovest si affaccia sull’alto Mar Tirreno, giusto 30 minuti d’auto separano Marina di Massa da Resceto (485 mt S.l.m.), località ai piedi delle Alpi da cui si diramano alcuni dei sentieri più belli che conducono sulle vette della catena.
La città è suddivisa lungo la direttrice monti-mare dal fiume Frigido, il Borgo del Ponte, dove è ubicata l’omonima casa vacanze toscana, si trova arroccato sull’argine sinistro dalla parte del centro cittadino ed è attraversato da un tratto della Via Francigena.

Di fondazione pre-romana i primi insediamenti sorsero naturalmente lungo il fiume, Massa viene infatti citata per la prima volta come “ad tabernas Frigidas” nella “Tabula Peuntingeriana”, una tavola redatta tra il II ed il IV secolo d.C. che descrive gli itinerari dell’epoca.
Tra il XV al XIX secolo fu la capitale del principato indipendente, poi ducato, di Massa e Carrara, possedimento prima dalla famiglia dei Malaspina e in seguito dei Cybo-Malaspina.
Nel 1829 la città passò ai duchi Este d’Austria di Modena per poi essere annessa nel 1859 al Regno di Sardegna.
Nel 1871 diviene territorio della regione Toscana.
Nel 1938 viene fusa con i comuni di Carrara e Montignoso, nasce il nuovo Comune di Apuania poi soppresso nel 1946.

Massa, sulle cui alture forse ancora oggi resta traccia visibile della Linea Gotica è Medaglia d’Oro al Merito Civile, conferitagli dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2006 per l’impegno profuso durante la Lotta di Liberazione; il tributo di sangue pagato dalla popolazione massese e dai partigiani tra il 1944 e il 1945 fu cospicuo; il suono lacerante delle sirene durante i bombardamenti degli alleati è giunto fino a noi, custodito per  sempre dai trecento metri di galleria scavata nella roccia del rifugio antiaereo della Martana.

Contornata dai vivaci filari di arancio domina il centro storico Piazza Aranci, sul cui lato nord-est, si innalza, maestoso, Palazzo Ducale edificato per da Alberico I Cybo-Malaspina.
Sull’ampia corte del palazzo si affaccia lo splendido porticato sorretto da colonne in marmo bianco di Carrara.
All’interno, tre immensi saloni, conservano affreschi che testimoniano i fasti del passato.
Al piano terra una loggia racchiude in semi-oscurità il suggestivo Grottesco “Il Ninfeo” rappresentazione della figura di Nettuno.

Da Piazza Aranci, per mezzo di una irta stradina in pietra, superata La Rocca, si giunge sino al Castello Malaspina, imponente fortificazione che domina dall’alto la città.
Il castello, ubicato in posizione strategica, con una visuale che dalle coste livornesi giunge fino a Bocca di Magra, nel corso della sua storia, è stato oggetto di aspre contese tra Lucca, Firenze, Pisa e i Visconti di Milano.
Il Castello Malaspina è oggi sede di una manifestazione eno-gastronomica lo Spino Fiorito e del tradizionale spettacolo pirotecnico di inizio estate.

Numerosi i ristoranti presenti nel centro storico o nelle colline attorno alla città di Massa dove è possibile trascorrere una piacevole serata degustando i piatti tipici della cucina massese: i tordelli (ravioli), i taglierini nei fagioli, la trippa, il galletto o il pollo con le barbe, la polenta, il baccalà marinato, il coniglio alla cacciatora, il tutto annaffiato dai vivaci vini Candia dei Colli Apuani a base Vermentino, o dai preziosi Toscani a base San Giovese.
Dulcis in fundo, una esplosione di gusto: la torta di riso, torta tradizionalmente preparata a Pasqua o in occasione della ricorrenza di alcuni Santi.

Il Borgo del Ponte

Il Borgo del Ponte, dove sorge l’omonima casa vacanze toscana, è caratterizzato dalla presenza di vecchie case basse, molte delle quali in fase di restauro e di strade strette in cui si aprono dei passaggi (le voltole) che portano a cortili e giardini interni per lo più di agrumi.
Tra i monumenti del Borgo spiccano la fontana seicentesca nella piazzetta, la chiesa di San Martino, la Porta Genovese che conduce alla scalinata di accesso al ponte di ferro sul fiume Frigido.
Il Borgo prende il nome dal medievale ponte in muratura a tre arcate, presente anche negli stemmi sul Palazzetto Andrei, ora sede della canonica e sulla fontana; il ponte fu distrutto alla fine dell’Ottocento da una catastrofica piena del fiume e ricostruito in ferro.
E’ molto piacevole nelle sere estive sostare, sempre muniti di un golf data l’aria montanina, a prendere il fresco nella piazzetta di Porta Genovese, o camminare per le vie del borgo dove il traffico è pressoché inesistente.
Negli ultimi tempi il borgo è stato rivitalizzato in seguito ad interventi pubblici, di pavimentazione delle vie principali con il progetto Via Francigena e di privati che riuniti in Associazione stanno organizzando iniziative varie sia culturali che di intrattenimento.